1966-2009



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Luigi Granetto  svolge una intensa attività in campo artistico e letterario. Inventore di felici formule editoriali ha dato un significativo contributo alle ricerche sugli aspetti interdisciplinari delle arti.
Nella sua prima infanzia maturò una inconscia predisposizione creativa, probabilmente facilitata dagli amici di famiglia:
 l'architetto Gino Pollini padre di Maurizio, Fausto Melotti, Fortunato Depero e lo zio Giuseppe Toffanin con il quale intrattenne per tutta la vita un intenso epistolario. Nel 1961 andò a vivere a Roma con Elisabetta Marangoni, seconda moglie di suo nonno Cesare e amica dell'Arch. Luigi Moretti che aveva restaurato per la famiglia, sia la casa di Piero Portaluppi di Corso Venezia a Milano, sia quella di via Condotti a Roma.

Luigi Moretti e i suoi amici furono essenziali per la sua formazione culturale in quella prima permanenza romana (1961-1969):  Giorgio de Chirico che gli insegnò i primi rudimenti dell'arte pittorica e il suo gallerista Antonio Russo che ospitò nel 1986 una sua mostra alla Galleria la Gradiva; Giuseppe Ungaretti (1888-1970) che condizionò la stesura dell'opera teatrale "Polite" musicata da Mario Barbaglia e messa in scena a Verona nel 1966 al Teatro Due Torri, sempre Ungaretti gli fece conoscere per primo la poesia di Vinicius de Moraes (1913-1980), autore al quale dedicherà nel 1983 un:saggio con l'editore Curcio; Adalberto Libera che, regalandoli una copia della "Pelle" di Curzio Malaparte, gli insegnerà le terribili conseguenze non solo dell' ingenuità ma anche dell'innocenza; Aldo Palazzeschi che per primo gli parlò di Roberto Guicciardini, uno dei pochi "illuministi" sopravissuti alle macerie del marxismo leninismo (vedi ritratto); Michel_Tapié (1909-1987) che gli fece scoprire l'arte informale ; Giuseppe Capogrossi  (1900-1972) al quale dedicò alcune opere del 1966  e che presentò all'amico stampatore Richard Price Rummonds  per illustrare sei poesie di Jorge Luis Borges, poi sostituito da /Arnaldo Pomodoro  per l'improvvisa scomparsa dell'artista; il Cardinale Salvatore Pappalardo e il pittore monaco Ambrogio Fumagalli (1915 -1998) che gli trasmisero l'interesse per le tradizioni ebraico cristiane: Ferruccio Ulivi che gli dedicherà nel 1986 un saggio.

Oltre a questi maestri di vita frequentò molti coetanei che condizionarono le sue scelte future: Annalisa Foà figlia di
Arnoldo e poi moglie di Renato Mambor , il primo testo teatrale dell' Anteditore  fu il Miles Gloriosus di Plauto con la regia di Foà; Giulio Ruffo, a cui dedicherà le Tele Giuliane; Andrea Franchetti, nipote del collezionista Giorgio e di Tatiana moglie di Cy_Twombly ,  Letizia Franchetti e la sorella  Bianca che incontrò in casa sua il futuro marito Gabriele Mazzotta ; Caterina Cardona, sorella di Giorgio e figlia di Giacinto, uno dei fondatori del Partito d' Azione e poi moglie di Antonio_Gambino ; Pietro Caronia figlio dell'arch Giuseppe (1915-1994) e nipote di Luigi Pirandello e di suo figlio Fausto che sposò Gioia Ferrucci nipote di Luigi Pintor. 
A questi amici se ne aggiunsero molti altri conosciuti nelle trasferte a Verona e a Cortina D'Ampezzo: il fotografo Pino Guidolotti, autore di importanti monografie dedicate a Donatello, Bernini e Andrea Palladio, la sanscrista Fabrizia Baldissera  vedi Tele Giuliane, Davide Rampello  che diventerà il direttore della Triennale di Milano e con il quale condivise l'amore per la poesia; Ginevra Serego degli Alighieri ritratta nel quinto giorno della Genesi,  Gianandrea Gazzola figlio di Piero Gazzola; Elisabetta di Prisco figlia di Giuseppe, fondatore con Emilio Lussu, Lelio Basso e Vittorio Foa del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP); il pittore e scenografo  Pino Casarini;  Elisabetta e Susanna Zevi, figlie di Alberto fondatore con Roberto Calasso  e Luciano Foa' della casa editrice Adelphi e di Bianca Candian che tradusse il romanzo "La gran bevuta" di René Daumal che fu riscritto da Luigi per il teatro con il nome di Totochabo o dell'ubriachezza; Luca Formenton  nipote di Arnoldo Mondadori con il quale lavorò nel 1995 al Saggiatore.

Fra il 1968 e il 1969 partecipò al movimento degli studenti dipingendo opere con uno spirito illuminista e ridanciano molto distante dall'ideologia leninista allora in voga: "Marceau e Lenin", "L'arte della Conversazione (Voltaire e Castro)", "Marx o Marx", "Volontà che illumina (Houdini e Ho Chi Minh)", "Aryanim 2 Lettere Persiane" 
Nel 1970, ritornando a Verona, dipinse
L'Angelo Caduto, la sua prima opera che tentava di liberarsi dal conformismo modernista dei replicanti della seconda metà del secolo, dieci anni dopo questa sua esperienza verrà ripresa con toni neo espressionisti dal movimento della Transavanguardia  e negli anni 80 dalla straordinaria pittura di Anselm Kiefer.
Nel
1970, ritornando a Verona, dipinse L'Angelo Caduto, la sua prima opera che tentava di liberarsi dal conformismo modernista dei replicanti della seconda metà del secolo, dieci anni dopo questa sua esperienza verrà ripresa con toni neo espressionisti dal movimento della Transavanguardia e negli anni 80 dalla straordinaria pittura di Anselm Kiefer. Nel 1971 pubblicò "Archeologia Poetica" raccolta di poesie e saggi scritti fra il 1964 e il 1971 e fondò con la moglie Enrica Gaspari Vaccari la casa editrice Anteditore.
Nel 1972 strinse amicizia con Daniele Oppi, Enrico_Baj, Roberto Sanesi,  Giovanni Sesia, EmilioTadini, ManinaTischler, 
Alain_Jouffroy, Sebastian Matta, Agustín Español Viñas,  David Maria Turoldo,  Gianfranco Baruchello, Ernesto Treccani, Gianfranco_Draghi, Paolo Baratella, Stefano Pizzi,  e molti altri.

Nel 1973 conobbe Giovanni Testori e illustrò la copertina del suo Macbetto nell'ambito delle pubblicazioni dell'Anteditore per il Teatro Pier Lonbardo. Sempre nello stesso anno dipinse Personaggio e Uomini e bestie, dove cercò una prima sintesi fra il manierismo segnico intrappolato nell'eleganza di Jackson Pollock e la tradizione Tintorettiana. 
Nel 1974 partecipò a Rimini alla creazione della Lega per una Editoria Democratica voluta da Mario Guaraldi, presieduta da
Giulio Einaudi e caldeggiata da Giorgio Napolitano, amico di suo nonno, il medico e Senatore  Enoch Peserico.
 Fu quella l'occasione per conoscere molte personalità che animarono la vita culturale di quegli anni difficili:
Roberto Cerati che raccolse l'eredità della Lato Side (sempre da lui fondata) nelle collane di Einaudi dedicate alla canzone d'autore, Silvana Mauri, nipote di Valentino Bompiani, moglie del poeta Ottiero Ottieri e madre di Maria Pace Ottieri che gli rimase amica anche dopo l'abbandono degli impegni editoriali, il raffinato scrittore Stefano Jacini ai tempi editore del Formichiere, Cesare De Michelis  forse il più "lucido" e coraggioso editore italiano, Vittoria Alliata di Villafranca che gli trasmise una particolare sensibilità per il mondo islamico, il vulcanico Enzo Nizza che creò con PietroSecchia le Edizioni  La Pietra;   e Gherardo Tabocchini che lo aiutarono a trasformare Lato Side, periodico dell'Anteditore. nell'omonima Casa Editrice; Giulio Savelli, il mitico editore di  "La strage di Stato" e "Porci con le ali"; Franco Muzzio, pioniere della divulgazione informatica; Giorgio Bertani che per primo pubblicò i testi della Comune di Dario Fo; Marcello Baraghini il vero inventore delle edizioni supereconomiche,  fondatore della casa editrice Stampa Alternativa  a cui dedicherà nel 1995 un'opera grafica per i 25 anni della sua casa editrice.

  Dal 1974 al 1978 oltre a continuare a dipingere opere come Amanti veneziani del 1974 e I Morti che Volano del 1976, Amanti del 1977, scrisse nel 1976 l'opera teatrale "Il Mercurio" e continuò l'attività grafica per le copertine di varie opere: "L'Isola nella Tempesta" di Moretti Schipa del 1974, Roberto Vecchioni Poesie e Canzoni del 1976, Edipus di Giovanni Testori del 1976, Canzoni di Paul Simon .del 1977 etc.
Nel 1978 ritornò a Roma dove fondò la casa editrice Lato Side affidando a
Emanuele Luzzati  e a Guido Crepax il compito di illustrare le copertine. Pubblicò come autore con questa casa editrice un'intervista a Roberto De Simone, un saggio dedicato al "fenomeno" Renato Zero, un Intervista alla madre di Fabrizio De André. Come pittore disegnò il ritratto della poetessa Patti Smith per il libro a lei dedicato. Fra i moltissimi autori che collaborarono con la casa editrice furono molto importanti per la sua evoluzione culturale: Ernesto Balducci, Alfonso Di Nola, Furio Jesi  e Cecilia Gatto Trocchi con i quali discusse i contenuti religiosi e antropologici del ciclo pittorico del Trono Vuoto (1988-1992); Andrea Zanzotto e Domenico Naldini che lo presentarono a Federico Fellini e che gli diedero la possibilità di organizzare a Treviso con Cino Boccazzi il primo convegno dedicato al rapporto fra canzone e poesia; Ignazio Delogu che gli diede i preziosi inediti scritti da  Pablo Neruda a Capri. 

Nel 1982 fondò l'Agenzia Editoriale Azzurro con la quale pubblicò sue interviste a Franco Parenti, Aldo Trionfo, Giulio Bosetti, un saggio dedicato a Samuel Beckett, l'opera teatrale "Iwona  principessa di Borgogna" di Witold Gombrowicz e un libro di Roberto Gervaso "La sposa di Roma": 5 donne famose fatte rivivere da .Elvira Gramano
Sempre con l'Agenzia Editoriale Azzurro pubblicò il catalogo della sua grande amica la pittrice
Alis Levi (1884-1982) moglie del pianista Giorgio Levi amico di Claude Debussy e di Gabriele D'Annunzio. L'amicizia con Alis e Giorgio risaliva al 1962. Con gli allora giovani musicisti Michele Campanella, Dino Ciani e Uto Ughi frequentò la loro casa dove avveniva il miracolo di far incontrare generazioni di artisti apparentemente lontane nel tempo da Guido Cadorin otto anni più giovane di Alis a Uto Ughi più giovane di sessanta.

Nel 1983 espose in una personale allo Studio d'Arte Giovanna Gamberini "L'Insetto" e il grande quadro  "Dei Vivi e dei Morti", opera dedicata alla cronaca che diventa storia in un lento "..stratificarsi di modi d'essere e di pensare, di caos e di ordini; di detto e non detto. (Luigi Granetto - conferenza sul Trono Vuoto - Università La Sapienza - Roma 21-2 92). Sempre nello stesso anno pubblicò con l'Editore Curcio dei saggi dedicati a Vinicius de Moraes, /Luigi Tenco, /Nino Manfredi, Ivan Graziani, e ai Fratelli  De Angelis, Guido e Maurizio.
Nel 1984 illustrò per
Vanni Scheiwiller "Canto alla rovescia" di Michele Straniero. Il libro verrà presentato da Paolo Pietrangeli alla Libreria-Galleria Paesi Nuovi di Roma dove venne allestita una personale. Fra i quadri presenti in quella personale si ricordano Concerto italiano,  Il carro e Autoritratto. Il 1984 è anche l'anno nel quale iniziò una travolgente storia d'amore con "La Donna dei due fiori" la restauratrice Marisol Valenzuela che gli darà la possibilità di "toccare" da vicino le opere di grandi maestri. Fra tutti Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio e Michelangelo nella Cappella Sistina.

  Nel 1986 espose con Luigi Montanarini, Sergio Scatizzi, Gennaro Picinni e Amintore Fanfani alla Galleria La Gradiva dei fratelli Ettore e Antonio Russo, gli stessi che fondarono nel 1935 la mitica Galleria La Barcaccia. Per l'occasione uscì il catalogo di Antonio Russo "Rappresentazione ed evocazione" cinque mostre personali presentate da Carmine Benincasa  (Montanarini), Raffaele Monti (Scatizzi), Romeo Lucchese (Picinni), Fortunato Bellonzi (Fanfani) e Ferruccio Ulivi  (Granetto). Fu questa l'occasione per ritrovare anziani maestri abituali frequentatori della Galleria: Emilio Greco, che lo aspettò un pomeriggio seduto davanti al suo quadro Intorno a Van Gogh, il generoso Pericle Fazzini, autore della statua del "suo" adorato Ungaretti, Pietro Annigoni che in maniera del tutto inattesa comprese la "pelle" della sua pittura discutendone con Riccardo Tommasi Ferroni ,  Édouard Pignon con il quale condivise l'amore per Luca Signorelli, Mario Schifano e Gino De Dominicis che approvarono il suo desiderio di continuare una tradizione così lontana dalle loro esperienze, Giulio Turcato, /Alberto Sughi e molti altri.

   Nel 1987 espose alla Galleria Centro Steccata di Parma e  nella  Chiesa di S.Tiburzio di Parma sette tele di grande dimensione dedicate alla Creazione del mondo, in occasione del debutto dell'opera dell'amico Franco Battiato "Genesi" al Teatro Regio.
 L'idea di dipingere i sette quadri della creazione del mondo gli venne quando accompagnò, con Luzzati, 
Marc Chagall  al museo Degli Uffizi a Firenze.
Come scrisse lo stesso Granetto: " Quel mito vivente, che ebbe in dono dal suo Dio la tracotanza dell'eterna giovinezza, non si dava pace nell'affermare una presunta limitatezza della pittura yiddish, rispetto alle possibilità polisense della tradizione rinascimentale italiana. Un po' scherzando, un po' sul serio, Chagall s'atteggiava a povero ebreo errante, incapace di capire il proprio personale successo per aver dipinto un epica minore di un popolo di così scarsa importanza..!
Fu in quel clima ironico che mi invitò a lasciar perdere "l'intelligenza non intelligente" dei pittori troppo critici, sempre in crisi, sempre affettati, specialmente quando si mascherano di un impossibile rigore, mi invitò a riprendere il contatto con me stesso e con la "forza della tradizione". Chagall mi disse che non bisognava dar troppa importanza al potere del linguaggio fino a quando non si aveva qualcosa di importante da dire. Fu una lezione di leggerezza e di dannazione nello stesso tempo: così capita a chi va in cerca di maestri invece di darsi alla bella vita".

Dal 1988 al 1992 realizzò il Trono Vuoto, mostra di sculture, pitture e suoni in diciotto stanze. Nel 1991 uscì "Notte Trasfigurata un poeta e un pittore per un libro" di Alessandro Masi: presentazione e mostra delle opere dedicate alla notte da Granetto e dal poeta Giuseppe Giovanni Battaglia alla Galleria di Philippe Daverio di Milano, alla libreria "La Conchiglia" di Capri e alla Galleria "La Steccata". Sempre nel 1991 espose il secondo giorno della Genesi al Museo Torre Pallotta di Altomonte per la mostra " Come dentro uno specchio. L'Europa nell'arte italiana 1990-1910" curata da Carmine Benincasa e pubblicò uno studio del Quinto Giorno nel libro di poesie di Giuseppe Giovanni Battaglia
Nel 1992, dopo aver presentato il plastico del Trono Vuoto, con molte sculture e grandi quadri, a Villa Medici a Roma,  inaugurò la Galleria L'Opera di Napoli con una mostra intitolata agli Occhiali di Mondrian, per l'occasione fu pubblicato un catalogo a cura di
Alessandro Masii con scritti di Carmine Benincasa, Bernard Henry Levy, Cecilia Gatto Trocchi, Ferruccio Ulivi, Alessandra Ottieri. Sempre nel 1992 partecipò a Osimo a L'arte in Linea"
Nel 1993 personale alla
Galleria La Steccata dove vennero esposte, oltre a opere del Trono Vuoto anche i quadri degli Equilibri. Per l'occasione venne stampato il catalogo "A Nord dell'Arte" con scritti di
Alessandro Masi, Tonino Sicoli e un saggio dello stesso Granetto. Sempre nel 1993 allestì due personali a  Palazzo Arese a Robecchetto, nella Chiesa di San Bernardino di Sedriano e fu  presente ad "Art & Tabac"  mostra curata da Pierre Restany alle Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma.
Nel 1994 espose alla Galleria Tan di Zurigo con
Alessandro Kokocinski. e Michael Franke e partecipò con Emilio Tadini, /Daniele Oppi e altri amici alla mostra 12 mesi di Canegrate.

Nel 1995 personale a Verona alla Galleria Brà-Italarte ed esposizione alla Triennale e allo Spazio Ansaldo di Milano dei suoi progetti per il Consorzio Replastic.
Sempre nel 1995 si trasferì a Milano dove divenne direttore generale della Casa Editrice Il Saggiatore e fondò con Grazia Colombo il sito  Gnomiz, una delle prime riviste informatiche che ebbero da
Urbano Cairo l'aiuto della pubblicità.
Per Gnomiz scrisse vari articoli: Il Fingitor Cortese: Lettera a
Umberto Eco, e scritti su Futurismo, Alberto Burri, Man Ray, Alberto Giacometti, Lichtenstein, César, Ruscha e Dorazio, Maurizio Cattelan, Adolf Wölfli e Armodio, Quando l'arte vince la morte, Luzzati interpreta Alice etc.
Nel 1998 iniziò a dipingere e a scolpire
La grande cornice spezzata che finirà nel 2005. Nel 1999 dipinse un ciclo di cento opere dedicate al mondo della moda esponendone alcune nel 2001 a Milano in Galleria Vittorio Emanuele nello Spazio Oxus. 
Nel  2005 espose con
Gaetano Pesce e Marco Lodola al Museo del Castello Estense di Ferrarara opere dedicate alla moda con i ritratti di Christian Lacroix, Pino Lancetti, Santo Versace, Stefano Gabbana e Domenico Dolce. 

 
Nel 2006 espose tele di grande dimensione a Stoccarda per la mostra "Ausstellung "Künstler für das Fellbach-Haus" .  
Nel 2007 fu presente nello stand della Galleria Annunciata al 
Miart di Milano con opere del 1968 e nei chiostri della Società Umanitaria per la mostra Dante 100X100, 
Nel 2008 personale nello stand della Galleria Grossetti al Miart di Milano.
Nel 2009
Galleria San Lorenzo Milano: Play moda, Play moda seconda parte  
Nel 2010
Archaelogy Habituel da
Visionnaire Design Gallerry. Sempre nel 2010 scrisse l'introduzione al libro di Teodoro Forcellini  "Battisti contro De André. Il più grande malinteso della musica italiana"  Scipioni.
Dal 2010 ad oggi, avendo dovuto rinunciare alla pittura e alla scultura per una grave malattia agli occhi, si è dedicato alla sola scrittura promettendosi di pubblicare le sue opere edite e inedite che constano di circa duemila pagine.
Fra i libri da pubblicare vi è  Il Fingitor Cortese al quale Granetto ha dedicato vent'anni di lavoro;
 Il Rovescio della Medaglia, considerazioni sui luoghi comuni e  Incontri un po' speciali: Carmelo Bene, Roberto Benigni, Marlon Brando,Maria Callas, Federico Fellini, Roberto Guicciardini, Marcello Mastroianni,  Mario Monicelli, Aldo Palazzeschi, Paolo Poli, Anna Proclemer, Ettore Scola, Alida Valli, Luchino Visconti e Cesare Zavattini


 

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